L’ossessione per i piedi (femminili) nella filmografia di Quentin Tarantino

I film del regista di Knoxville sono accumunati da una serie di elementi stilistici che i fan, ma anche, più in generale, gli appassionati della settima arte, non faticano a ritrovare nelle sue pellicole: gli immancabili dialoghi sopra le righe e colmi di citazioni e riferimenti pop (Ve lo dico io di cosa parla “Like a virgin”!), le ricorrenti riprese dal bagagliaio della macchina di turno e l’utilizzo sistematico dello stallo alla messicana (che testimonia la passione di Tarantino per gli spaghetti-western e, in particolare, per Sergio Leone).

Di fianco a queste caratteristiche ricorrenti e all’inconfondibile uso della violenza in maniera tanto esagerata quanto estetica, nelle opere cinematografiche di Quentin Tarantino ritroviamo molto di frequente un ulteriore elemento: la sua podofilia.

L’amore del regista per i piedi femminili (ed in particolare per quelli della sua musa di sempre, la sua Mia Wallace prima e Beatrix Kiddo poi, Uma Thurman) è da sempre oggetto di interesse e stupore da parte del pubblico. Ma le riprese nel dettaglio di questa specifica parte del corpo non rappresentano semplicemente un’ossessione personale del regista, che subirebbe in maniera particolare l’atavico fascino delle estremità, ma sono entrate a far parte della sua filmografia come elemento chiave al pari del trunk shot.

Ma in quali film dell’universo tarantiniano possiamo ritrovare gli esempi più iconici di questa particolare firma autoriale?

1. Pulp fiction (1994)

Quentin Tarantino
Piedi
Uma Thurman

Nel secondo film scritto e diretto da Quentin Tarantino, entrato a far parte della cultura pop mondiale, Pulp fiction, il suo feticismo del piede si mostra in maniera prepotente fin dalle battute iniziali: prima delle inquadrature dettagliate dei piedi nudi di Uma Thurman in casa Wallace o durante l’iconico contest di ballo al Jack Rabbit Slim’s, sono Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) ad introdurre il tema. Un massaggio ai piedi alla donna del capo può costarti un volo di quattro piani, se Marsellus Wallace, il capo, dovesse avere la stessa propensione erotica dell’autore.

2. Jackie Brown (1997)

Quentin Tarantino
Piedi
Uma Thurman

Tratto dal romanzo Rum Punch di Elmore Leonard, Jackie Brown, una delle pellicole più sottostimate del regista, nonostante il cast stellare (Robert De Niro, Samuel L. Jackson, Michael Keaton), ci offre l’ennesima carrellata di piedi alla Tarantino. In particolare, nei ben 2 minuti e 19 secondi di inquadrature (stando al minuzioso calcolo della rivista Vocativ), a risaltare sono i piedi di Melanie (Bridget Fonda), la bionda compagna del trafficante d’armi interpretato da Samuel L. Jackson.

3. Kill Bill: Volume 1 (2003) e Volume 2 (2004)

Quentin Tarantino
Piedi
Uma Thurman

Le vicende della sposa letale interpretata dalla musa bionda di Tarantino (Uma Thurman) sono raccontate nel lungometraggio Kill Bill, diviso in due per esigenze stilistiche e di distribuzione. L’idea alla base della sceneggiatura nasce sul set di Pulp fiction: oltre ad omaggiare chiaramente la serie cult anni ’70 Charlie’s Angels, la storia di Beatrix Kiddo e della banda di killer addestrate e assoldate da Bill prende le mosse dalla trama di Volpe Forza 5 (la serie tv nel cui episodio pilota ha recitato, nel multiverso tarantiniano, proprio la Signora Wallace). Tra tutte le numerose inquadrature dei piedi della nostra eroina, la scena nella Pussy Wagon è quella più rappresentativa del fetish del regista (Avanti, muovi l’alluce…).

4. Bastardi senza gloria (2009)

Quentin Tarantino
Piedi
Uma Thurman

Come non citare l’ucronica pellicola che vede Brad Pitt nei panni del tenente Aldo Raine, cacciatore ebreo di nazisti insieme alla sua banda di bastardi? In Bastardi senza gloria (il cui titolo originale, Inglorious Basterds, è un chiaro omaggio alla pellicola del 1977 Quel maledetto treno blindato/The Inglorious Bastards dell’italiano Enzo G. Castellari), sono i piedi (anzi, il piede) dell’attrice tedesca Bridget Von Hammersmark, interpretata dalla bella Diane Kruger, a finire sotto la lente della macchina da presa. E sarà proprio per via di una scarpa dell’attrice che il colonnello Landa (Christoph Waltz) scoprirà il piano degli uomini del tenente Raine…

5. C’era una volta a…Hollywood (2019)

Quentin Tarantino
Piedi
Uma Thurman

Last but not least…il maggior numero di sequenze in cui la cinepresa di Quentin Tarantino indugia sui piedi nudi del cast (con un focus particolare su quelli delle signore) appartiene all’ultimo lavoro del regista, C’era una volta a…Hollywood, con Leonardo Di Caprio (Rick Dalton), Brad Pitt (Cliff Booth), Margot Robbie (Sharon Tate), Dakota Fanning (Lynette Fromme) e Margaret Quallet (Pussycat). Nel raccontare la Hollywood di fine anni ’60, intrecciando fantasia e cronaca nera, con la sua inconfondibile vena splatter, Tarantino dà il meglio (in termini quantitativi,almeno) del suo feticismo: il cronometro segna ben 9 minuti e 47 secondi di soli piedi.

5 commenti su “L’ossessione per i piedi (femminili) nella filmografia di Quentin Tarantino”

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  5. Per rispondere una volta per tutte alla domanda che si fanno in molti, e in molte, sul perché tanti uomini siano feticisti dei piedi femminili, basta usare due parole: podofilia e feromoni; la podofilia è il nome con il quale si identifica questa tipologia di feticismo, e, come facilmente intuibile, si tratta di una PARAFILIA, ossia di una preferenza sessuale che devia dalla normale espressione della sessualità, e per spiegarne il perché ritorno sul secondo termine che ho menzionato, FEROMONI; il sudore è pieno zeppo di queste sostanze chimiche che fungono, in maniera preponderante, da richiamo sessuale quando vengono inconsapevolmente a trovarsi in un punto del naso detto “organo vomeronasale”, il che fà percepire una parte del corpo particolarmente soggetta a sudare (come i piedi, appunto) come una fonte di irresistibile attrazione; tuttavia, tale attrazione risulta patologica per due ragioni: la prima, si tratta di una forma di PARZIALISMO (tutta la libido viene indirizzata unicamente sui piedi della ragazza di turno); la seconda, il sudore di cui ho parlato si trasforma praticamente subito in una mescolanza di sostanze estremamente maleodoranti, tra cui l’ACIDO SOLFIDRICO, che agisce come un VELENO se inalato o ingerito.

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