Nato dalle tavole del 1987 della mangaka Rumiko Takahashi, nota tra gli appassionati di fumetti nipponici per il suo inconfondibile stile rigorosamente realizzato con il pennello, l’anime Ranma 1/2 che vede protagonista il giovane Saotome e Akane Tendo ha una nuova veste nel remake realizzato dallo Studio Mappa.

Distribuito in Italia da Netflix, con un’uscita a settimana in parallelo con il Giappone, il reboot 2024 di Ranma 1/2 è giunto, con la puntata rilasciata sabato 16 novembre, al settimo appuntamento.

Dopo averci presentato i protagonisti dell’anime, il remake della serie animata divenuta celebre negli anni ‘90 per il suo umorismo e per i suoi temi particolari sta procedendo, fedelmente al manga, portando sullo schermo altri personaggi chiave per lo sviluppo delle intricate vicende di Ranma.

Ranma 1/2, episodio 7: “Un match bollente”

Ranma 1/2

Infortunatasi durante l’allenamento per partecipare al match di ginnastica ritmica marziale contro Kodachi nel sesto episodio, Akane si vede costretta a farsi sostituire da Ranma, chiaramente nelle sue vesti femminili.

Dopo una nottata passata a prepararsi per la sfida, con l’aiuto di Ryoga, la ragazza col codino fa il suo ingresso sul ring della palestra dell’Istituto femminile Saint Hebereke per lottare contro la sorellina di Tatewaki Kuno a colpi di clavette, cerchi e qualsiasi cosa possa essere usato come strumento: la regola di questo insolito sport, infatti, sta nel colpire l’avversario con ogni sorta di oggetto disponibile, mai a mani nude, rimanendo sempre all’interno del ring.

Riuscirà il giovane Saotome, incatenato a P-chan, a battere la stramba ginnasta che vuole vincere a tutti i costi la sfida per assicurarsi l’amore del nobile Ranma?

Ranma 1/2: analisi tecnica del settimo episodio

Ranma 1/2

Il settimo episodio di Ranma 1/2 trasporta nuovamente lo spettatore in un susseguirsi di scene dinamiche e caotiche, mentre i protagonisti si sfidano nel primo degli strani sport presenti nella storia ideata da Takahashi: la gara di ginnastica ritmica marziale, seppur susciti ilarità per l’assurdità delle sue regole, è ben congegnata e assume, come ci ha abituati l’anime, toni seri ed epici nei suoi momenti cruciali.

Da notare come la scena introduttiva che precede la sigla della puntata, in cui vediamo Ranma insieme a Ryoga dondolare su un’altalena sospesa sopra le Sorgenti Maledette, sia anticipativa di come si svolgerà il match: i due, infatti, saranno incatenati insieme da Kodachi e, cercando di non uscire dal ring e di non far scoprire al pubblico la loro vera identità, lotteranno costantemente sul filo del rasoio.

Nonostante le critiche dei fan più nostalgici al reboot, del quale non sentivano la necessità, è fuori discussione che il lavoro fatto dai disegnatori e dagli animatori dello studio fondato nel 2011 da Masao Maruyama sia impeccabile e che lo si possa apprezzare, in particolare, nelle ipercinetiche scene di combattimento, che permeano questo episodio come il precedente, senza risultare mai stucchevoli nè forzate.

Voto: 8+

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