A due anni dal debutto in patria, Versus, manga dai toni fantasy e fantascientifici nato dalla mente di One e dalla matita di Kyōtarō Azuma, è finalmente sbarcato anche in Italia per presentare agli appassionati del Bel Paese la narrazione di uno scontro che sembra poter riservare tantissimi colpi di scena interessanti.

Il mangaka responsabile di One-Punch Man torna dunque con questa sua nuova creatura dall’ambientazione particolare e dai risvolti imprevedibili per cercare di replicare il successo ottenuto con la serie che vede protagonista Saitama e con il successivo Mob Psycho 100.

Dopo aver presentato la nostra recensione del decimo episodio della nuova versione di Ranma 1/2, torniamo dunque a occuparci di prodotti provenienti dal Paese del Sol Levante per analizzare il primo numero di Versus.

Versus
One
Kyōtarō Azuma

Di demoni, intelligenze artificiali e altre amenità

In un mondo funestato dai demoni l’umanità rischia di essere spazzata via dalle forze ostili e, in gran segreto, sfruttando uno specchietto per allodole per poter agire in maniera indisturbata, cerca di aprire un varco magico verso un altro universo, in cerca d’aiuto.

Gli Eroi e i Maghi chiamati a combattere contro le orde di mostri hanno infatti fallito e sembrano non potere nulla contro dei nemici troppo potenti per le capacità espresse da quelli che vengono considerati gli ultimi baluardi della resistenza.

Aperto il varco dimensionale, però, qualcosa non va come previsto: gli uomini che si presentano agli occhi dei protagonisti sembrano terrorizzati a loro volta da qualcosa di sconosciuto e apparentemente impossibile da sconfiggere.

Hallow, Zaiby e gli altri si rendono presto conto del fatto che gli universi venuti a contatto sono numerosi e, in ognuno di essi, la razza umana è in procinto di essere sterminata da nemici di varia natura e dalle peculiarità più diverse, così come diversa è stato il percorso che abbia caratterizzato l’evoluzione della tecnologia e del pensiero delle diverse culture.

La posta in palio, ora, non è più la sopravvivenza di una comunità, ma l’esistenza dell’intera umanità che abita il multiverso e se le minacce sembrano essersi moltiplicate, il lavoro congiunto dei diversi gruppi che tentano di resistere alle calamità potrebbe fornire nuove armi e nuove strategie per uscire fuori da un contesto pericolosissimo.

Versus
One
Kyōtarō Azuma

Versus, nonostante qualche ingenuità, si dimostra da subito molto interessante

One comincia il suo racconto presentandoci l’universo che poi verrà chiamato col nome di Demonius e, in maniera un po’ didascalica, mette il lettore a conoscenza di quello che sta accadendo nel mondo che diverrà luogo della vicenda.

Molto interessante il modo in cui l’autore riesce a cambiare a più riprese le carte in tavola, rivoluzionando una trama che cambia le prospettive della storia in almeno un paio d’occasioni e in un modo che appare sempre appropriato e azzeccatissimo.

Il tono dell’opera veleggia egregiamente tra l’epica del racconto d’avventura e un horror dai risvolti splatter, con momenti di commedia chiamati a stemperare una narrazione che entra nel vivo già dal primo volume.

La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza netta e, se si escludono un paio di di devianze caricaturali che trovano il proprio perché all’interno del quadro complessivo, promette evoluzioni e cambiamenti tipici di ogni viaggio dell’eroe che si rispetti.

Se anche il finale del primo numero appare, dal punto di vista della scrittura, un po’ troppo spiegato, nulla si può eccepire per quanto riguardi le illustrazioni, molto belle, dettagliate e dal forte impatto, e sicuramente capaci di rappresentare un valore aggiunto fondamentale per il prodotto.

Versus
One
Kyōtarō Azuma

Un’opera dalle enormi potenzialità future

Il primo tankōbon di Versus ci presenta un’opera dalle grandi potenzialità che, per forza di cose, risultano non del tutto espresse in una presentazione che, almeno in un paio di situazioni, risulta un po’ ingenua e poco ricercata.

Allo stesso tempo, il ritmo incalzante, l’enorme quantità di personaggi dal background differente e le possibilità aperte dal raccontare una storia ambientata in un multiverso, fanno ben sperare per il prosieguo di un manga che potrà regalare diverse soddisfazioni tanto agli amanti del fantasy quanto a quelli della fantascienza e dell’horror.

In attesa di leggere i successivi volumi, non possiamo fare altro che consigliare la lettura di Versus proprio per questa suo eclettismo ben presentato e contestualizzato, sperando che i difetti mostrati fino a questo momento non siano altro che un peccato veniale nato dalla necessità di introdurre un universo narrativo che potrebbe svilupparsi in maniera complessa e estremamente ramificata.

Voto: 7/10

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