Stephen King: cos’era il programma Dollar Baby voluto dall’autore?

Stephen King è uno degli scrittori più apprezzati dal mondo della Settima Arte che ha attinto a piene mani dal suo operato per trasposizioni più o meno riuscite di quelli che, al di là di una diffidenza iniziale nei confronti dell’autore, sono col tempo diventati dei veri e propri classici della letteratura moderna.

Al di là dell’ovvio interesse biunivoco relativo agli adattamenti cinematografici e televisivi, il nativo del Maine ha dimostrato in diverse occasioni la sua cinefilia proponendo in interviste e post sui social network consigli spassionati relativi a opere che lo avessero in qualche modo impressionato positivamente.

In questo contesto e con l’intenzione di promuovere il talento emergente di giovani filmmaker, alla fine degli anni ’70 del ventesimo secolo, il Re dell’horror ha messo su un progetto, il Dollar Baby, attraverso il quale permetteva a registi e sceneggiatori di produrre trasposizioni dai propri racconti al costo simbolico di 1 dollaro, a patto però che non ci fossero intenti commerciali e che i lavori fossero destinati soltanto alla proiezione in festival e ambienti didattici.

Dopo aver raccontato di quella volta in cui Stephen King e George Romero avevano provato a portare sul grande schermo L’Ombra dello Scorpione, torniamo a occuparci dello Zio Steve per scoprire di più del programma che ha dato l’opportunità a molti giovani cineasti di mettersi alla prova e di mostrare le proprie capacità utilizzando come base le storie di King.

Stephen King
Dollar Baby
Frank Darabont
Stephen King Dollar Baby

Il programma Dollar Baby voluto da Stephen King

Come spiegato dallo scrittore nell’introduzione alla sceneggiatura di Le Ali della Libertà di Frank Darabont, l’idea di concedere a chiunque di mettersi alla prova con adattamenti dai propri racconti brevi fu una risposta naturale alle sempre più frequenti richieste in tal senso da parte di filmmaker in erba:

Intorno al 1977, quando cominciai ad avere un po’ di successo, vidi un modo per restituire un po’ della gioia che i film mi avevano dato. Il 1977 fu l’anno in cui giovani registi, per lo più studenti universitari, cominciarono a scrivermi riguardo alle storie che avevo scritto, desiderosi di trasformarle in cortometraggi.

Nonostante le obiezioni del mio commercialista, che intravedeva ogni sorta di possibile problema legale, ho stabilito una linea di condotta che è ancora in vigore oggi (ndr al 1996, data delle dichiarazioni). Concedo a qualsiasi studente di cinema il diritto di realizzare un film tratto da qualsiasi mio racconto breve (non dai romanzi, sarebbe ridicolo), a condizione che i diritti cinematografici rimangano di mia proprietà.

Chiedo loro di firmare un documento in cui si impegnano a non distribuire commercialmente il film senza la mia approvazione e e inviarmi una copia del lavoro finito. Per questo diritto chiedo un dollaro

È difficile stabilire con precisione quanti film siano nati grazie al Dollar Baby visto che soltanto in quattro casi Stephen King ha permesso agli autori di distribuire il frutto dell’accordo: nello specifico, The Boogeyman, Disciples of the Crow e The Woman in the Room sono stati acquistati (a prezzo pieno) dalla Granite Entertainment Group Interglobal Home Video per una pubblicazione nell’antologia Stephen King’s Nightshift Collection, mentre Paranoid: A Chant è stato distribuito su Internet e in DVD come allegato alla rivista Total Movie Magazine.

Ovviamente, non tutti gli adattamenti nati in questo modo si dimostrarono all’altezza del compito, tanto che lo stesso King ha dichiarato di essere riuscito a vedere alcuni film soltanto una volta prima di riporre le copie fisiche su uno scaffale contrassegnato come Dollar Babies.

Di certo, diversi registi che hanno poi raggiunto la fama internazionale hanno mosso i primi passi nel cinema anche grazie al progetto: Frank Darabont è in questo senso un esempio emblematico di come il Dollar Baby sia stata un’opportunità gigantesca da poter sfruttare. Il cineasta responsabile di Le Ali della Libertà, Il Miglio Verde e The Mist deve tantissimo alla sua scelta di trasformare le parole scritte di King in prodotti per lo schermo che hanno saputo diventare, con il tempo, dei classici del cinema.

Stephen King
Dollar Baby
Frank Darabont
Stephen King Dollar Baby

La fine del Dollar Baby

Il programma Dollar Baby è terminato nel 2023 quando Stephen King ha annunciato attraverso un tweet: “Margaret, la padrona dei Dollar Babies, va in pensione”. Il riferimento era a Margaret Morehouse, responsabile del progetto. In ogni caso, i contratti stipulati prima del dicembre 2023 sono rimasti validi fino a tutto il 2024 permettendo a chi avesse già un accordo di completare il proprio lavoro.

Fonti: Den of GeekStephenKing.com

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