Amsterdam Empire: spiegazione del finale della serie tv Netflix

Amsterdam Empire porta il pubblico di Netflix all’interno di un dramma sentimentale contornato da situazioni crime e incorniciato nell’atmosfera psichedelica e folle del mondo dei coffeeshop di Amsterdam.

La serie racconta infatti la lotta per il controllo dell’impero economico di The Jackal, fittizia catena di coffeeshop, tra il creatore dell’azienda e sua moglie Betty, decisa a prendersi una rivincita sull’uomo una volta che lo stesso le abbia chiesto il divorzio.

Il risultato della narrazione è un misto di situazioni da cuore spezzato e intrighi criminali che, nonostante lo stile leggero e da soap dell’opera, riserva alcune sorprese e alcuni intrecci che meritano una piccola analisi.

Dopo aver cercato di comprendere tutte le similitudini tra The Jackal e la vera catena di negozi The Bulldog e avvisando degli spoiler presenti nell’articolo, andiamo dunque a sbrogliare la trama e lo svolgimento di Amsterdam Empire per scoprirne tutti i segreti.

Amsterdam Empire
Spiegazione del finale di Amsterdam Empire
Spiegazione finale
The Jackal
Finale Amsterdam Empire

La trama di Amsterdam Empire

Jack van Doorn, scoperto dalla moglie Betty nell’atto di tradirla, si fa coraggio e trova la forza di chiedere il divorzio dalla donna per cominciare una relazione stabile con la nuova fiamma a cui è legato da qualche mese.

Incapace di accettare l’abbandono, però, Betty intraprende una battaglia per ottenere in sede giudiziaria il controllo su The Jackal, franchise di coffeeshop storico che frutta milioni di euro e che, negli anni, è diventato un’icona della capitale dei Paesi Bassi.

Il desiderio della donna dovrà scontrarsi con la determinazione di Jack a non farsi togliere la sua creatura e con i problemi legati al sottobosco criminale che gravita intorno a The Jackal e alla produzione e distribuzione di marijuana.

Amsterdam Empire
Spiegazione del finale di Amsterdam Empire
Spiegazione finale
The Jackal
Finale Amsterdam Empire

Spiegazione del finale di Amsterdam Empire

Il finale della prima stagione della serie diretta da Jonas Govaerts vede Betty riuscire a strappare dalle mani dell’ex marito la direzione dell’azienda gestita da decenni in maniera praticamente esclusiva dall’uomo.

Ma partiamo dall’inizio.

Elaborata l’idea di essere stata lasciata, Betty si vendica di Jack segnalando alla polizia l’ubicazione della serra segreta in cui Guido coltivava la marijuana che Jack gli comprava per riempire i magazzini dei suoi locali sparsi nella città delle 3X.

La legislazione dei Paesi Bassi, infatti, per quanto tolleri il possesso di cannabis e la vendita e l’uso della stessa in luoghi predisposti e a patto di restare in dei limiti prestabiliti, non permette la coltivazione della pianta, costringendo anche nella realtà i possessori di coffeeshop a trovare escamotage al di fuori della legge per poter mandare avanti la propria attività.

In seguito all’arrivo della polizia, Jack, messo alle strette da Guido, uccide il coltivatore per evitare che facesse il suo nome con le autorità e si mette alla ricerca di un nuovo fornitore in grado di soddisfare le necessità dell’azienda.

Quindi, nonostante le reticenze della figlia Katja, il proprietario di The Jackal stringe un patto con la famiglia criminale dei Tichelaar che assicura all’uomo la possibilità di consegnargli ingenti quantitativi di erba a patto di un accordo di esclusiva.

Intanto Betty viene a sapere della morte, fatta passare per suicidio, di Guido, inizia a sospettare che dietro la questione ci sia Jack e continua le proprie personali investigazioni sui giri loschi dell’ex compagno per trovare qualcosa di concreto con cui distruggere la sua reputazione.

Venuta a sapere del legame con i Tichelaar, Betty parla della cosa in televisione finendo nel mirino dei delinquenti che, decisi a ucciderla, si fanno convincere a tenerla in vita in cambio della promessa di ottenere il possesso di The Jackal.

La donna ha infatti diversi assi nella propria manica per ottenere il controllo dell’azienda: in primo luogo, sa di poter contare sull’aiuto del figlio di Jack e sulla sua prima moglie, Shanti, entrambi in cattivi rapporti con l’imprenditore e quindi di poter riuscire a ottenere l’appoggio dell’azionista di minoranza (che controlla il 10% di The Jackal), Bolle.

Quando però l’udienza in tribunale prende una piega inaspettata e contraria al piano di Betty, i Tichellar optano per prendere in mano la situazione e uccidere Jack prima che il divorzio sia formalizzato in modo da poter avere la catena di coffeeshop direttamente dall’eredità della donna.

Betty si rende improvvisamente conto del dramma scatenato e, dopo aver saputo delle conoscenze di Shanti, si mette in moto con l’ex rivale d’amore per trovare e punire i colpevoli del tentato omicidio.

Durante lo scontro con i trafficanti nella casetta nel bosco di Jack, Betty trova l’accendino di Guido (con il suo nome sopra) che farebbe accendere sul suo ex marito il faro dei sospetti a proposito della morte dell’agricoltore.

Una volta che Jack si è ristabilito viene il momento di chiudere la questione legale del divorzio: l’uomo è tranquillo, inconsapevole dell’arma segreta di Betty che minaccia di denunciare il ritrovamento dell’accendino sicura del fatto che, una volta cominciate le indagini, la polizia avrebbe potuto trovare nuovi elementi in grado di accertare la colpevolezza di van Doorn.

A questo punto Jack non ha altra scelta se non quella di accettare le condizioni della popstar, cedendole la proprietà di The Jackal pur ripromettendosi di fare di tutto per riuscire a riottenere quello che sente suo di diritto aprendo così le porte a una possibile seconda stagione.

Amsterdam Empire
Spiegazione del finale di Amsterdam Empire
Spiegazione finale
The Jackal
Finale Amsterdam Empire

The Jackal è un covo di sciacalli

Molto interessante, dal punto di vista narrativo, è l’intuizione di chiamare la catena di Jack van Doorn, The Jackal, Lo Sciacallo: durante i sette episodi della prima stagione, infatti, praticamente tutti i personaggi principali coinvolti nella vicenda si rivelano in qualche modo privi di scrupoli e pronti a tutto per soddisfare i propri desideri.

Da Jack a Betty, passando per Shanti, Patrick e in qualche modo anche Katja, e fino a Bolle e ai Tichelaar, tutti sembrano avere mire espansionistiche da portare avanti a prescindere dagli aspetti legali ed etici, in una guerra al massacro in cui non si fanno prigionieri.

Gli unici a discostarsi da questo quadretto perverso sono Erik, il commesso che comunque si lascia corrompere in più occasioni in cambio di un aiuto con il permesso di soggiorno del compagno, Marjolein, certamente non simpaticissima ma mai apertamente scorretta e Guido e Angela, ritrovatisi loro malgrado nell’occhio del ciclone e prime grandi vittime della questione.

Torna in alto