KPop Demon Hunters è un film d’animazione del 2025, più precisamente giugno 2025, diretto da Maggie Kang e Chris Appelhans, prodotto da Sony Pictures Animation e distribuito sulla piattaforma di streaming di Netflix.
È rivolto a un pubblico dai 5 ai 100 anni grazie alla fantastica animazione, ai colori sgargianti quasi fluorescenti e alle bellissime canzoni che rappresentano il fulcro della narrazione e dello stile del lungometraggio.
Dopo aver condiviso la recensione di Tokyo Override, torniamo a occuparci di animazione per proporre la nostra analisi del film a tema musicale che mette al centro della scena il patinato mondo del pop coreano.

La trama di KPop Demon Hunters
La Terra, minacciata da millenni da dei demoni con lo scopo di rubare le anime agli esseri umani e portarle al loro re Gwi-Ma, viene protetta da squadre di cacciatrici che si avvicendano generazione dopo generazione creando, grazie alle loro voci, uno scudo protettivo chiamato Honmoon.
Le Huntrix, protagoniste della storia, sono il gruppo musicale chiamato a difendere il pianeta durante la nostra epoca e a doversi confrontare con la nuova risorsa demoniaca rappresentata dalla boyband dei Saja Boys.
Mentre le tre eroine, Mira, Zoey e Rumi, si preparano all’uscita del loro ultimo pezzo, capace di creare una protezione eterna per il nostro pianeta, il passato di una delle tre tornerà a galla sconvolgendo tutti gli equilibri e mettendo a rischio la coesione del gruppo di amiche e le anime di tutti gli esseri umani.

L’amicizia e la musica ci salveranno
Il film, ricco di colpi scena, è caratterizzato da una storia molto intrigante e intricata i cui temi principali sono rappresentati dal valore della musica, che ha il potere di salvare e di proteggere e dall’importanza dell’amicizia.
In effetti, uno dei messaggi e dei significati più rilevanti per la narrazione è delineato nell’idea che a un amico puoi dire tutto anche i segreti più segretissimi, persino quelli che di fatto non sai neanche tu di conoscere.
Le diverse personalità delle eroine e dei villain favoriscono l’immedesimazione dello spettatore, tanto da trasformare questo aspetto della scrittura in uno dei punti chiave del grande successo ottenuto dal prodotto che ha scalato le classifiche del colosso dell’intrattenimento.

I colori della musica
Nel lungometraggio Sony, le animazioni e i disegni richiamano perfettamente le caratteristiche dello stile K-pop, i disegni infatti ricordano lo stile dei manga, cosi come le espressioni dei personaggi, riconducibili alle emoji, così tanto usate dalla generazione che vuole rappresentare.
Perfettamente ancorati a questo stile sono anche i colori e la colonna sonora, che come già detto assume un ruolo fondamentale nel film d’animazione, trasformandolo in un musical di nuova generazione.

Un film d’animazione da record
KPop Demon Hunters è un film d’animazione che merita assolutamente di essere visto!
Non a caso, il fantasy musicale visibile su Netflix dal 20 Giugno, ha scalato rapidamente le classifiche,diventando in poco tempo il film più visto di sempre sulla piattaforma, battendo anche la serie Squid Game e restando nella top ten per oltre 15 settimane.
Anche dal punto di vista musicale, i successi non sono mancati grazie alle sonorità orecchiabili di tutte le canzoni interpretate dalle tre protagoniste e alle esibizioni, non meno intriganti ma certamente più ammiccanti e provocanti, dei demoni.
È un film esilarante e accattivante, che non trascura temi importanti coinvolgendo così un pubblico ampio e variegato, anche se ritrova il maggior successo tra i ragazzi per i quali è diventato un vero e proprio cult da vedere più e più volte.
Voto 8.5/10
