Arnold Schwarzenegger sulla scuola di pensiero di James Cameron: “Non cambiare la mia scrittura”

Terminator ha segnato un punto di svolta per la carriera di Arnold Schwarzenegger dopo l’approccio al cinema e i primi successi nel ruolo di Conan legati principalmente alla notorietà ottenuta grazie alla personalità mostrata sui palchi del bodybuilding.

Nell’ambito di una chiacchierata con sui figlio Patrick in cui si sono confrontati su diversi temi legati al mondo di Hollywood e dello show business, l’ex Mr. Olympia ha parlato della sua esperienza sul set del cult di fantascienza e in particolare dell’impegno messo nello studio dello script e di uno scambio con il regista James Cameron a proposito di una battuta che lo ha aiutato a comprendere la personalità e la filosofia cinematografica del filmmaker.

Dopo aver condiviso le dichiarazioni di Arnold a proposito della genialità di Cameron e della sua capacità di prevedere l’avvento dell’intelligenza artificiale, vi lasciamo a questo scambio pubblico tra padre e figlio sul ruolo dell’attore e sulla possibilità di lavorare con grandi scrittori e registi.

Arnold Schwarzenegger
Terminator
James Cameron

Arnold Schwarzenegger e l’imposizione sul set di Terminator

Discutendo faccia a faccia con uno dei suoi cinque figli della prima opportunità lavorativa che non derivasse direttamente o esclusivamente dalla rilevanza del suo essere un bodybuilder di successo, Arnold Schwarzenegger ha parlato dell’impegno profuso nel corso della sua carriera per imparare le sceneggiature e come le sue precedenti esperienze lo abbiano in qualche modo aiutato nel lavoro:

Ho studiato il copione per un mese, avevo qualcuno che leggesse le parti con me, per provarle e fare ripetizioni. È una tecnica che viene dal bodybuilding: ripetizioni, ripetizioni, ripetizioni. Più ripetizioni fai, più migliori. È anche una tecnica della vecchia scuola.

Billy Wilder, il regista austriaco, diceva sempre: ‘Non vi ho assunto per essere interpreti. Vi ho assunto per essere attori. E io sono stato assunto per essere lo sceneggiatore e il regista’. I registi di una volta erano fanatici del ’Studia il tuo dialogo e colpisci nel segno’

Quindi, facendo riferimento più nello specifico a James Cameron e a Terminator ha proseguito:

Jim Cameron è così. Gli ho detto: ‘Non mi piace la battuta I’ll Be Back’. E lui mi ha detto: ‘Cosa intendi?’ E io gli ho risposto che fosse strano che un tedesco (di lingua) dicesse I’ll be back. Perché non dire semplicemente I Will be back?’.

E lui mi ha risposto “Ho scritto io la sceneggiatura. Stai correggendo la mia scrittura? Stai cercando di dirmi come essere uno scrittore migliore? Perché io non ti sto dicendo che abbiamo bisogno di avere un attore migliore e non sto cercando di cambiare il tuo modo di fare l’attore. Quindi dì soltanto I’ll be back. Se ti senti poco sicuro possiamo anche farla 10 volte. Ma non cambiare la mia scrittura’

Arnold Schwarzenegger
Terminator
James Cameron

Fonte: Variety

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