Leviathan è un manga di fantascienza scritto e disegnato dall’autore francese Shiro Kuroi e pubblicato in tre volumi nel 2022 dalla casa editrice Ki-oon e quindi commercializzato a livello internazionale.
Il fumetto racconta la storia di quanto accaduto sull’astronave che dà il titolo all’opera, la Leviathan, dopo che un enigmatico incidente ha sconvolto la gita scolastica di una classe in viaggio da una colonia verso la Terra.
Dopo aver proposto la nostra recensione di L’Enigmista – Anno Uno, torniamo a occuparci di letteratura illustrata per condividere la nostra opinione sull’intensa opera del mangaka che mescola thriller, horror e fantascienza.

La trama di Leviathan
Il rinvenimento da parte di tre tombaroli spaziali del relitto della Leviathan svela il paesaggio apocalittico che fa intuire la tragica fine dei ragazzi raccolti nell’unica ala dell’astronave sopravvissuta tempo prima a un fatale incidente.
Nel corso dell’esplorazione i tre saccheggiatori trovano il diario scritto da uno dei ragazzi e si lasciano guidare dalle parole del giovane per capire qualcosa di più su quanto accaduto all’interno della nave passeggeri e per muoversi relativamente a eventuali tesori da trafugare.
Mano a mano che il racconto tratteggiato dallo studente va avanti, vengono rivelate le macabre dinamiche capaci di trasformare la gita in un vero e proprio viaggio senza ritorno verso un oscuro e terribile inferno.

La disperazione che muta gli animi
Con Leviathan Shiro Kuroi si è proposto consapevolmente di raccontare una storia dai tratti molto violenti e crudi per rappresentare una sempre più rapida discesa nel più bieco istinto di sopravvivenza da parte dei protagonisti delle sue pagine.
Nel farlo, l’autore transalpino si ritrova ad affrontare temi molto rilevanti nella nostra società utilizzando il filtro del pensiero dei ragazzi, poco più che bambini, ma già fortemente introdotti, a modo loro, nella discussione sulle differenze di ceto, sul razzismo e sull’idea di dittatura militare.
Il ritratto della piccola comunità descritta nei tre volumi del fumetto è tanto cinica quanto ingenua, crudele e violenta e allo stesso tempo delicata e fragile, e delinea alla perfezione gli atteggiamenti, i comportamenti e i pensieri di adulti in divenire costretti all’improvviso a passare da giochi, amicizie e dispetti a una situazione in cui il debole non sembra avere alcuna speranza di sopravvivere.
Come in Battle Royale, la metafora riferita al periodo dell’adolescenza, con tutto quello che di positivo e di negativo porti con sé, appare evidente e marcata anche nel ruolo dei due adulti ospiti della nave e incapaci di far fronte alla situazione e di trovare una soluzione ragionevole o di supportare a livello emotivo gli studenti.
Molto interessante la scelta di presentare la vicenda su diversi piani temporali e utilizzando puti di vista che differiscono tra loro in piccole ma fondamentali incongruenze sfruttando gli espedienti del narratore inaffidabile e del racconto frammentato, entrambi utili a costruire tensione e a riservare un paio di colpi di scena ben orchestrati dallo scrittore.

Un tratto spigoloso che richiama il tono della narrazione
I disegni di Kuroi, riprendendo le atmosfere cupe della storia, sono dettagliati e spigolosi, frutto di un lavoro che sembra quasi voler solo accennare ma che si lascia sedurre dalla giusta voglia nel mostrare i particolari, spesso cruenti, di quello che stia accadendo.
La scelta della disposizione delle vignette risulta invece un po’ caotica rendendo poco chiara la sequenza cronologica e costringendo a più riprese il lettore a tornare indietro per ritrovare i pezzi mancanti di narrazione e dialoghi.
Molto suggestiva e visivamente accattivante l’idea (che dimostra l’attenzione nei dettagli posta da Shiro Kuroi) di realizzare il prologo di ogni volume con qualche pagina a colori e in uno stile un po’ più ricercato e più morbido.
Bellissima, infine, l’edizione targata Star Comics che racchiude in un cofanetto i tre libretti e che, al di là di una rilegatura non sempre impeccabile, si lascia apprezzare per fattura delle pagine e qualità di stampa.

Una riuscitissima commistione di generi
Leviathan è un fumetto che, come già detto, si propone di mettere insieme diversi generi e di raccontare una vicenda dai molteplici risvolti in un contesto che diviene orrorifico, fantascientifico e a carattere fortemente psicologico e di formazione.
Per quanto questi temi siano soltanto tratteggiati in un racconto a volte prevedibile o poco innovativo, il risultato, più che soddisfacente, risulta in una lettura scorrevole e a tratti profonda accompagnata da disegni, e in particolare da alcune tavole, davvero molto belle e ben realizzate.
In definitiva, quella di Shiro Kuroi è un’opera che si rivolge particolarmente ai fan della fantascienza horror ma che può essere apprezzata anche dai non appassionati grazie alla struttura poco lineare e alle tematiche presentate.
Voto: 7.5/10
