Essi Vivono è uno dei film di John Carpenter più rappresentativi dello spirito di un filmmaker che ha fatto della critica sociale una delle basi fondamentali della propria filmografia, votata, certo, all’intrattenimento, ma, allo stesso tempo, impregnata di significati, espliciti o nascosti, in grado di fornire un sottotesto politico alle sue rappresentazioni dell’horror e della fantascienza.
Per l’opera che ha visto Roddy Piper protagonista, Carpenter è stato ispirato, come ha ricordato lui stesso in una vecchia intervista, da un fumetto scritto da Ray Nelson, intitolato Nada e adattato a sua volta da un racconto breve dello stesso autore concepito oltre vent’anni prima rispetto alla versione illustrata.
Dopo aver condiviso un approfondimento su John Carpenter e aver ricordato come sia stata realizzata la scena di Christine – La Macchina Infernale in cui la Plymouth si autoripara, torniamo a occuparci di uno dei maestri del cinema di genere della fine del secolo scorso per riportare le sue parole a proposito della genesi di Essi Vivono.
Nel 1963 Ray Nelson, autore fantascientifico che ha avuto anche modo, nel corso del tempo, di collaborare con Philip K. Dick, scrisse Alle Otto del Mattino, breve racconto che parla dell’improvviso risveglio di un uomo da uno stato ipnotico indotto da creature mostruose capaci di tenere sotto scacco l’umanità nascondendo il proprio aspetto e mostrandosi come persone normali.
Nel 1986, da questo scritto, lo stesso Nelson trasse un fumetto illustrato da Bill Wray e intitolato Nada, cognome del protagonista della vicenda (mantenuto anche nel lungometraggio del 1988). In entrambe le versioni della storia, George Nada si risveglia da un’ipnosi e comincia a vedere la vera natura degli esseri deformi e terrificanti e a sentire strani e inquietanti messaggi provenire dalle trasmissioni televisive.
Deciso a ribellarsi al controllo che questi alieni sembravano avere su un’umanità schiavizzata dalla propaganda, Nada inizia a compiere una strage di mostri fino ad arrivare allo studio di un’emittente televisiva.
Una trama che certamente ricorda qualcosa ai fan del regista nato a Carthage e di quel film che, a fronte di un budget di appena 4 milioni di dollari, è riuscito a restare impresso nell’immaginario collettivo e nella cultura pop legata agli anni ’80 del ventesimo secolo.
Durante un’intervista con Nerdist datata 2012 e dedicata a Essi Vivono, John Carpenter ha infatti rivelato di essersi lasciato ispirare dall’interessantissimo fumetto di Nelson:
Essi Vivono è diventato, nel tempo, un cult apprezzato dagli appassionati e dalla critica e, certamente, uno dei manifesti politici di Carpenter, sempre molto vicino al tema della necessità di ribellarsi a un ordine costituito spesso iniquo.
A proposito di Essi Vivono e del lato più oscuro della fantascienza, vi lasciamo al fumetto di Ray Nelson e a una lista di 5 film horror fantascientifici da recuperare assolutamente.
Fonte: Nerdist