A House of Dynamite, recensione: di quando è troppo tardi

A House of Dynamite è un thriller del 2025 diretto da Kathryn Gibelow e scritto da Noah Oppenheim che porta su schermo il racconto delle operazioni politiche e militari successive all’avvistamento di un missile atomico diretto verso gli USA.

Il film è diviso in tre sezioni atte a esplorare i diversi punti di vista dei protagonisti coinvolti nel processo decisionale che deve prima portare a un tentativo di salvaguardia del territorio e quindi alla scelta sul perpetrare o meno una risposta e, nel caso, di quale portata.

Dopo aver proposto la recensione di Civil War, torniamo a occuparci di tensioni politiche e conflitti, questa volta internazionali, per condividere la nostra opinione sul film prodotto e distribuito da Netflix e presentato in anteprima durante il Festival del Cinema di Venezia del 2025.

A House of Dynamite
Recensione
Kathryn Gibelow
Netflix
Thriller

La trama di A House of Dynamite

Una volta verificato che il lancio di un missile con testata atomica non faccia parte delle normali esercitazioni militari della Corea del Nord ma rappresenti un’effettiva minaccia per gli USA, i vari protocolli di sicurezza vengono attivati per rispondere in maniera efficace e repentina ed evitare la collisione a terra.

Quando anche le difese preventive falliscono nell’intercettare il razzo le alte sfere di comando sono costrette a prepararsi al peggio e a pensare a una controffensiva per indebolire i nemici ed evitare ulteriori attacchi.

Con la finestra temporale per prendere una decisione che diventa sempre più stretta, il presidente e il suo consiglio saranno chiamati a fare una scelta impegnativa e controversa dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche.

A House of Dynamite
Recensione
Kathryn Gibelow
Netflix
Thriller

L’Orologio dell’Apocalisse vicino alla mezzanotte, ancora una volta

A House of Dynamite basa la sua trama sul racconto di quello che potrebbe accadere nella Situation Room statunitense nel caso di un attacco inatteso, cercando di immaginare le dinamiche relative alla determinazione dei successivi passi da compiere.

Lo sfondo della vicenda non può essere più cupo e attuale, date le agitazioni a cui è sottoposto il mondo dal punto di vista politico e militare, e rimanda all’idea dell’Orologio dell’Apocalisse e alla misurazione in termini più o meno concreti di quanto la società sia sull’orlo di una guerra nucleare.

In questo senso, il film diretto dalla Gibelow si concentra fortemente sulle questioni più personali dei soggetti coinvolti nell’urgenza e obbligati a scegliere, senza essere davvero preparati all’evenienza se non in maniera teorica, se e soprattutto con che intensità sferrare un contrattacco, consapevoli delle conseguenze delle proprie scelte.

La divisione in tre atti è molto efficace per inquadrare questo punto, per ricordare allo spettatore come questi rappresentanti somiglino ai cittadini ignari di tutto e per sottolineare come le differenze dal punto di vista ideologico e di pensiero dei componenti della tavola rotonda e derivanti dai differenti background che li caratterizzino, finiscano quasi per essere insignificanti di fronte ciò che deve essere fatto.

Interessante la gestione del ritmo di una sceneggiatura che tiene lo spettatore attento e la tensione alta per tutta la durata del film a prescindere da uno svolgimento lento e da una componente d’azione praticamente inesistente.

A House of Dynamite
Recensione
Kathryn Gibelow
Netflix
Thriller

Una regia intima e una colonna sonora da cardiopalma

Per quanto riguardi gli aspetti strettamente tecnici, A House of Dynamite può godere di una regia che sceglie con precisione e assiduità di soffermarsi sui particolari dei volti o delle gestualità dei personaggi riuscendo in questo modo a farci entrare in contatto con essi e con gli stati d’animo con cui devono convivere e a sottolineare l’ottima prova di tutto il cast.

Molto curata la fotografia che si adatta bene ai diversi momenti e ai diversi ambienti delle riprese e che attraverso colori molto vividi e intensi rende il film accattivante anche dal punto di vista visivo.

Infine, una menzione d’onore particolare per la colonna sonora, fortemente d’impatto e capace di rendere concreto il senso d’urgenza e di pericolo che cresce mano a mano che la vicenda si fa più tesa e complicata da risolvere.

A House of Dynamite
Recensione
Kathryn Gibelow
Netflix
Thriller

Un thriller politico da non perdere

A House of Dynamite tiene incollati davanti allo schermo e con il fiato sospeso grazie alla maestria della messa in scena e alla tensione costruita da una sceneggiatura che non molla mai la presa fino alla risoluzione finale.

Un thriller da vedere e che porta argomenti fondamentali su cui riflettere (qui la nostra analisi dei temi di A House of Dynamite) in un contesto come quello del 2025 che ha costretto a posizionare le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse ad appena 89 secondi dalla fatidica mezzanotte.

Voto: 8/10

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