IT: Welcome to Derry 1×02 – La Cosa nel Buio: recensione e analisi del secondo episodio della serie disponibile su Sky

Il secondo episodio di IT: Welcome to Derry, La Cosa nel Buio, la cui uscita è stata anticipata di qualche giorno sia negli Stati Uniti che in Italia (su Sky) per coincidere con le celebrazioni di Halloween, continua il lento lavoro di costruzione dell’ambientazione che servirà da sfondo alle tre stagioni dell’opera introducendo allo stesso momento nuovi personaggi e nuovi archi narrativi.

Andy Muschietti torna alla regia anche per questa seconda puntata, scritta da Austin Guzman, che riporta lo spettatore nella subdola Derry di inizio anni ’60 costretta a fare fronte alla tragedia della scomparsa dei tre ragazzini attaccati alla fine de Il Pilota.

Dopo aver proposto la nostra recensione del primo episodio di IT: Welcome to Derry e aver condiviso le parole di Andy Muschietti sull’inaspettato finale de Il Pilota, torniamo nell’immaginaria cittadina del Maine per analizzare stile e narrazione de La Cosa nel Buio.

IT: Welcome to Derry
La Cosa nel Buio
Recensione secondo episodio
IT: Welcome to Derry La Cosa nel Buio
Stephen King

La sinossi de La Cosa nel Buio, secondo episodio della prima stagione di IT: Welcome to Derry

La comunità di Derry è sconvolta e in cerca di risposte a seguito degli eventi capitati nel cinema Capitol: mentre i sospetti si concentrano su Hank Grogan, padre di Ronnie, Lilly deve trovare il modo di allontanare da sé l’idea che la sua salute mentale stia peggiorando di nuovo.

Intanto, la moglie e il figlio di Leroy, arrivati nella cittadina che diventerà la loro nuova casa, cominciano a capire quanto potrà essere difficile integrarsi in un luogo che sembra diffidare di ogni novità e che nasconde qualcosa sotto la superficie patinata che si specchia nel boom economico degli anni precedenti.

Mentre polizia e politici sono chiamati a trovare una risposta soddisfacente a proposito della sparizione di Teddy, Phil e Susie, nella base militare si cercano, attraverso qualsiasi mezzo, soluzioni per ottenere vantaggi determinanti sul fronte della guerra fredda.

IT: Welcome to Derry
La Cosa nel Buio
Recensione secondo episodio
IT: Welcome to Derry La Cosa nel Buio
Stephen King

L’orrore è sotto gli occhi di tutti

Continuando a fornire piccoli dettagli e citazioni ad altre opere (già presenti nel romanzo) che valorizzano lo straordinario lavoro fatto da Stephen King nel dare forma a un ampio universo del terrore e del sovrannaturale, La Cosa nel Buio introduce nuovi personaggi espandendo il racconto di quelli già visti nel primo episodio e che cominciano ad avere una forma fatta di pensieri, ideali, sogni e soprattutto paure.

Il didascalismo che avevamo denunciato nella prima puntata lascia il posto a una narrazione più organica e ben sviluppata a riprova della qualità della scrittura e del fatto che gran parte della sbrigatività  de Il Pilota fosse necessaria per preparare la trappola rivolta al pubblico e che si è risolta nel clamoroso finale di episodio.

Allo stesso tempo continua a essere portato avanti lo studio di Derry e del falso perbenismo, dell’indifferenza e della ricerca di risposte semplici e comode che la caratterizzano e che la rendono  appetibile agli occhi di una creatura come IT.

Il vero orrore continua a essere rappresentato dalla scelta di girarsi dall’altra parte di fronte al sopruso e dall’ipocrisia di nascondere tutto lo sporco dietro una facciata pulita, irrealistica e pericolosa quasi quanto l’ingiustizia e il malcostume reale che serpeggiano tra le strade della città.

Come nel primo episodio, anche ne La Cosa nel Buio c’è spazio per un paio di apparizioni del male che tiene sotto scacco Derry: particolarmente apprezzabile, in questo senso, la sequenza ambientata nel supermercato e che vede Lilly protagonista a suo discapito.

L’arco narrativo relativo alla base militare e alle operazioni che lì si compiono, comincia dal canto suo a essere più concreto e a fornire un contesto storico di quanto sia accaduto e continui ad accadere nel territorio della città nel corso dei decenni.

IT: Welcome to Derry
La Cosa nel Buio
Recensione secondo episodio
IT: Welcome to Derry La Cosa nel Buio
Stephen King

Effetti visivi così e così, regia e fotografia d’eccezione

Se la regia di Muschietti è perfetta per portare sullo schermo un racconto dal ritmo più lento rispetto a quanto visto nel primo capitolo della storia e la fotografia rimane assolutamente suggestiva e ben realizzata nelle scene più buie come in quelle meglio illuminate, qualche dubbio in più è da riferirsi alla qualità di effetti visivi non sempre all’altezza e che rischiano di tirare un po’ fuori dall’atmosfera.

Molto riuscito anche a livello tecnico lo spezzone del supermercato che, insieme a un altro paio di momenti, contribuisce a settare un tono horror fondato sull’idea di crescere minuto dopo minuto e un episodio dopo l’altro, nel più classico stile dell’autore del Maine.

IT: Welcome to Derry
La Cosa nel Buio
Recensione secondo episodio
IT: Welcome to Derry La Cosa nel Buio
Stephen King

Un altro buon episodio in attesa del botto

La Cosa nel Buio è, per scelta, più lento de Il Pilota, fungendo quasi da interludio tra i fatti avvenuti nel primo episodio e il reale svelamento dell’incubo che tiene sotto assedio Derry terrorizzandone e corrompendone gli abitanti.

Probabilmente meno spettacolare e incalzante rispetto al debutto, la seconda puntata di IT: Welcome to Derry conferma l’alta qualità del progetto e la bravura di tutto il team di produzione e di un cast che si adatta nel migliore dei modi ai ruoli richiesti.

Non ci resta dunque che ribadire il pensiero riguardo le ottime impressioni fornite dal primo episodio e attendere con impazienza quello programmato per  il 10 novembre 2025 e intitolato, in lingua originale, Now You See It.

Voto: 7/10

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